Ogni tanto ritiriamo fuori la indignazione dalla naftalina: con questa Giunta Regionale è la giusta reazione

Sono stato molto indeciso su questo post perché il “tono” di questo blog è molto alto e i contributi che ospita si tengono lontani dalle miserie quotidiane della politica, o meglio dei politici, di casa nostra. Invece oggi in queste miserie mi voglio per una volta immergere per commentare lo stile di comunicazione di questa attuale Giunta della Regione Marche ed in particolare del suo Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

La situazione della pandemia nella nostra Regione può essere definita drammatica. É sempre brutto e comunque inadeguato descrivere questa drammaticità con i numeri, ma aiutano purtroppo a capire. Abbiamo superato i 2.500 decessi ufficialmente attribuiti al Covid-19 e le Marche sono ormai da giorni in prima posizione tra le 21 Regioni e Province come percentuale di posti letto di area critica (quelli di solito definiti “intensivi”) occupati da pazienti Covid e siamo al secondo posto come saturazione dei posti letto di area medica da parte di questa tipologia di pazienti. Tradotti in pratica questi dati vogliono dire che nelle Marche ci sono pazienti che avrebbero bisogno di essere ricoverati e invece stazionano in Pronto Soccorso e pazienti che avrebbero bisogno per respirare di essere collocati in terapia intensiva dove però non c’è posto. Il tutto in una situazione in cui chi sta male non può avere vicino i suoi familiari che spesso sono a loro volta in isolamento a casa perché positivi al Covid. Familiari che sanno quanto sia bastarda questa malattia che oramai colpisce in forma gravissima anche soggetti relativamente giovani.

In una situazione come questa ti aspetteresti dalla politica un atteggiamento quantomeno rispettoso di tante sofferenze e consapevole della delicatezza delle scelte che ha fatto, scelte che hanno inciso su quelle sofferenze in maniera pesantissima. I ritardi colpevoli di questa Giunta nella adozione della zona rossa quando il picco epidemico a febbraio saliva vertiginosamente in Provincia di Ancona e rapidamente in quella di Macerata hanno comportato contagi forse evitabili con il loro corteo di ricoveri e, purtroppo, decessi. Come pure la scellerata iniziativa dello screening di massa e l’insistenza nella diffusione della pratica del test rapido (che dà troppo spesso errori) hanno creato quella sensazione di falsa sicurezza che ha portato a focolai epidemici in occasioni di feste di laurea, tanto per fare un esempio. Per non parlare poi della vaccinazione del personale amministrativo delle Aziende Sanitarie e di altri soggetti non a rischio elevato. Ogni dose data alla persona “sbagliata” è stato un rischio in più per la persona “giusta” non vaccinata.

Come non mai le scelte a tutti i livelli della politica (mondiale, europea, regionale) hanno inciso e stanno incidendo sulla salute e sulle condizioni di vita delle persone. Per questo, dicevo prima, ti aspetteresti da chi governa un atteggiamento rispettoso di tante sofferenze e quindi almeno dignitoso nello stile. In un giorno, ieri, in cui la situazione degli ospedali delle Marche era quella descritta (che letteralmente può essere così sintetizzata: impossibilità di aiutare a respirare coloro che non ce la fanno da soli) ecco le esternazioni dell’Assessore con delega alla Sanità Filippo Saltamartini (fonte Cronachefermane.it edizione di ieri):

Siamo stati la prima regione ad aver introdotto le cure con gli anticorpi monoclonali. Tutti ridevano quando lo annunciai a novembre e adesso abbiamo scoperto che si può curare il Covid con gli anticorpi, la cura di Trump per intenderci. Tutti ridevano sul discorso vaccini. Sempre a novembre dissi, produciamoli in Italia. Adesso Draghi e Giorgetti hanno capito che bisogna produrre vaccini nel nostro paese e che abbiamo la tecnologia per farlo.” E poi “Abbiamo trovato 115 posti letto di terapia intensiva e li abbiamo dovuti immediatamente portare a 232”.

Siamo in presenza di informazioni grottesche in alcuni casi e false in altre.

Cominciamo dalle grottesche: Saltamartini che dice a novembre 2020 che i vaccini si possono produrre in Italia e Draghi e Giorgetti che se ne accorgono (magari grazie a lui) a marzo 2021. Di vaccini Saltamartini parlò in modo come sempre sopra le righe il 24 gennaio 2021 quando sparò una ipotesi di immunità di gregge regionale a maggio 2021 e di un centro di produzione di vaccini nelle Marche. Gli arrivarono presto i chiarimenti delle due Aziende farmaceutiche marchigiane, Pfizer ed Angelini, sulla impossibilità di una produzione regionale. Quanto alla capacità ”visionaria” di Saltamartini ecco cosa si può leggere in Qui Finanza del 23 febbraio: Se ne parla da mesi ma ora si entra nel vivo: l’ipotesi di produrre i vaccini contro il Covid anche in Italia approda sul tavolo del MiSE dove è previsto a breve un incontro tra il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi.

Un’altra dichiarazione grottesca: Saltamartini il visionario che parla di monoclonali a novembre in anticipo su tutti. In realtà a novembre l’Assessore aveva parlato di idrossiclorochina, plasma e ozono facendo una figuraccia perché aveva dichiarato che il presidente Trump era stato trattato con la idrossiclorochina quando in realtà era stato trattato con gli anticorpi monoclonali.

E adesso le dichiarazioni false. La prima: le Marche prima Regione ad usare i monoclonali. L’AIFA ha approvato le sperimentazioni in nove Regioni. La seconda: la vecchia Giunta avrebbe lasciato solo 115 posti letto di terapia intensiva e l’attuale Giunta li avrebbe portati immediatamente a 132. Bene, in una sua risposta in Consiglio Regionale del 23 febbraio lui stesso dichiarò che a settembre (mese di insediamento della nuova Giunta) erano 163 cui ne vanno aggiunti altri 12 completati ad ottobre. E cioè 60 in più di quei 115 dichiarati. E poi l’Assessore dovrebbe spiegare come mai al Ministero di posti letto di terapia intensiva le Marche ne hanno dichiarati 250 (Fonte: AGENAS) anziché 232. Per far finta che ancora nelle Marche ci sia posto in terapia intensiva?

Io penso che questo stile propagandistico, lontano anni luce dalla visione nobile della politica che anima questo blog, sia in giorni come questo insopportabile ai limiti dell’indecenza. E mi scuso per avergli per una volta dato spazio.

Claudio Maria Maffei

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