Al fianco dei lavoratori whirpool: Contro l’economia del “mordi e fuggi”

La “fiducia” subalterna che la politica regionale e alcuni settori del sindacato hanno concesso alla famiglia Merloni è stata determinante nelle politiche industriali della Regione Marche: un totale “laissez faire” che affida tutte le scelte all’impresa, le finanzia senza controllare, le asseconda senza progettualità condivisa. Così in pochi anni non solo Fabriano, ma le Marche intere hanno visto la cess-ione di aziende importanti al capitale multinazionale, spesso seguite da ridimensionamenti o peggio cessazione dell’attività produttiva. Una forma di “delocalizzazione” rovesciata, consentita senza chiedere conto a questi gruppi dei tantissimi finanziamenti ricevuti dal pubblico, fosse lo Stato o la Regione, e senza che strumenti istituzionali come la Svim si impegnassero a pensare progetti alternativi e soluzioni immediate.

Bisogna sostenere con tutte le forze i lavoratori in lotta per salvare una grande storia industriale della nostra Regione e per farlo bisogna costruire un grande progetto d’iniziativa pubblica. I soldi c’erano già, a cominciare da quelli pubblici dei quali per decenni ha beneficiato questa impresa – soldi che in caso di chiusura dovrebbe per giustizia restituire – e ce ne sono altri arrivano dall’ Europa. Nel programma che dovrà essere presentato a Bruxelles entro ottobre, un impegno e un progetto per una nuova “Ariston marchigiana” dovrà essere promosso e noi siamo pronti a dare il nostro contributo.

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