Appuntamento con la democrazia

Dipende da Noi aderisce alla manifestazione nazionale indetta sabato prossimo a Roma dalla CGIL e dall’intero movimento sindacale. È un appuntamento con la democrazia. La manifestazione indetta dopo i gravissimi fatti di sabato scorso nella capitale, con la devastazione della sede della Cgil ad opera di dirigenti e militanti di Forza Nuova, va al di là della giusta mobilitazione per solidarietà al sindacato. I tumulti di Roma sono la testimonianza dell’aggravarsi della crisi sociale che colpisce milioni di persone a seguito della pandemia e prima ancora della grande depressione provocata dai crack finanziari. Questa situazione, segnata dallo sfarinamento della rappresentanza politica e dalla frattura tra istituzioni e società, diventa occasione di strumentalizzazione da parte di gruppi fascisti che si propongono di scardinare la Costituzione.

In queste ore si è levata forte e chiara la risposta popolare alla violenza fascista. È l’antidoto decisivo a questo lugubre virus che dal secolo scorso persiste nel nostro Paese. Molte sono state le manifestazioni antifasciste, importante è stato lo sciopero dei sindacati di base e significativa è stata la grandissima partecipazione all’appuntamento della marcia Perugia – Assisi, dove il tema del prendersi cura è stato espresso anche come il prendersi cura della nostra democrazia.

L’antifascismo, per Dipende da Noi, è amore per la giustizia, passione per il bene comune, impegno ad attuare la Costituzione in ogni situazione. Per questo chiediamo che siano sciolte le organizzazioni dichiaratamente fasciste come Forza Nuova e Casa Pound e che partiti come Fratelli d’Italia e la Lega prendano finalmente le distanze da queste tendenze. Nel contempo ci impegniamo anche per una nuova civiltà del lavoro, dei diritti e della cura ecologica del pianeta, contro il fascismo subdolo delle oligarchie finanziarie, politiche e mediatiche. Le lotte operaie della GKN di Firenze, dell’Elica di Fabriano e di altre fabbriche, le lotte dei migranti sfruttati nell’agricoltura, nell’industria e nei servizi, le lotte di tutti i precarizzati sono per noi convergenti verso la costruzione di una società pacifica, equa e democratica.

In questa prospettiva non bisogna certo prendere a pretesto i fatti di Roma per limitare il diritto a manifestare civilmente il dissenso, bisogna anzi riattivare tutti i canali della partecipazione popolare e della progettualità sociale condivisa. La democrazia integrale è la sola via che abbiamo per vivere insieme e tenere aperto il futuro di tutte e di tutti.

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