L’aggressione militare di Putin all’Ucraina, da condannare fermamente, è una goccia di piombo rovente che trabocca dal vaso stracolmo dell’indifferenza occidentale. Per anni le strategie NATO di destabilizzazione dell’est Europa, in funzione antirussa, hanno preparato l’escalation che oggi rischia di condurci a un conflitto di enormi proporzioni. In questi giorni quasi l’interezza del ceto politico italiano ed europeo ha rivelato la sua miseria, alimentando una oscena retorica bellica. Si sono distinti in tal senso, per ardore e veemenza, i leader “progressisti”. Le loro parole dovremo ricordarle a lungo e meditarle profondamente.

Ecco perché ritengo che un movimento per la pace non debba solo risorgere dalle sue ceneri, ma debba avere tra i suoi slogan un enorme MAI PIU’: “non vi voteremo mai più!”. Di qui in avanti bisogna togliere ogni supporto a tutte le forze politiche che:
1) approvano la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali (violando l’art. 11 della Costituzione);
2) non fanno nulla per avviare una reale transizione ecologica che ci porti fuori dal disastro ecologico e dall’economia del profitto fine a se stesso;
3) moltiplicano polarizzazioni e divisioni tra le persone mentre devastano i sistemi di sicurezza pubblica (sanità, Welfare State…) esponendoci a innumerevoli emergenze sanitarie e sociali;
4) sostengono politiche di austerity e non lottano per eliminare o almeno tagliare i debiti sovrani che strozzano i popoli.

Paolo Bartolini

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