La nostra risposta all’appello antifascista

Il movimento “Dipende da Noi” è nato proprio per ridare speranza a chi si è allontanato dalla partecipazione politica e dal voto, proponendo un progetto che mette al centro la piena attuazione nelle Marche della Costituzione della Repubblica.

Perciò il nostro movimento si è già mosso fin dall’inizio di questa vicenda nella stessa direzione dell’appello operando per promuovere una reale unità tra le forze politiche antifasciste. A esse, e in primo luogo al Partito Democratico, abbiamo proposto di adottare un metodo più credibile nel fare politica, idoneo a costruire risposte adeguate ai problemi delle Marche. Contestualmente abbiamo proposto l’individuazione di priorità di programma più mirate, capaci di segnare una discontinuità con l’approccio della giunta Ceriscioli, fortemente deludente su tutte le questioni salienti per il governo della regione. Siamo certi che gli stessi firmatari dell’appello sanno bene che proprio questo modo deludente e autoreferenziale di governare costituisce il terreno di coltura più propizio al diffondersi del voto di protesta che premia le destre. Infine abbiamo dato la nostra disponibilità a individuare un candidato non di partito, ma della società civile che sia capace di rappresentare questa convergenza effettiva su metodo e programma.

Purtroppo i dirigenti del Partito Democratico hanno completamente disatteso queste istanze, che non sono certo condizioni restrittive ma anzi sono le uniche solide basi per una forte coalizione democratica e antifascista.

Se ora, anche in seguito al nuovo appello che richiama le forze politiche precisamente nella direzione da noi indicata mesi fa, il Partito Democratico sarà responsabilmente disponibile a uscire dal suo arroccamento sterile e pericoloso per costruire una vera alleanza di governo sulla base dei punti indicati, saremo lieti di poter riprendere il discorso lì dove è stato interrotto. Riteniamo che l’imprudente dichiarazione di autosufficienza espressa dal candidato del PD Mangialardi sia del tutto sbagliata e invitiamo piuttosto tutti i soggetti politici antifascisti a dare finalmente un fondamento concreto all’unità delle forze democratiche.

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